FOREVER FREEDOM Glucosammina, Condroitina Solfato e Metil Sulfonil Metano
MOLTO PIU' DI UNA SPERANZA PER L'OSTEOARTRITE (artrosi), e per molti altri problemi o per prevenire.
Metil Sulfonil MetanoSe sei una delle milioni di persone nel mondo che soffrono per l'osteoartite (artrosi), allora non serve dirti quanto dolorosa e debilitante possa essere questa malattia. E spesso peggiora di giorno in giorno. Ogni giorno le articolazioni diventano sempre più rigide e si perde in mobilità. Se poi sei una delle giovani vittime, forse un atleta la cui carriera è stata interrotta, allora forse è ancora più difficile sopportare questa condizione.
Molto probabilmente stai prendendo o hai preso farmaci anti-infiammatori non steroidei per controllare il dolore. Oppure qualcuno, nei casi più gravi dovrà sottoporsi ad intervento chirurgico.
Molto spesso i pazienti che prendono i farmaci non steroidei corrono il rischio di dannosi effetti collaterali, incluse ulcere, malattie epatiche e renali.
UN APPROCCIO MOLTO PIU' SICURO.
Recenti ricerche hanno dimostrato che l'alimentazione può giocare un ruolo importante nel prevenire, mitigare, trattare e persino invertire il danno causato dall'osteoartrite. Glucosamina solfato e condroitina solfato sono fra i più potenti fattori nutrizionali ad essere stati studiati per il trattamento dell'osteoartrite. Anche le vitamine antiossidanti, minerali, fitonutrienti possono favorire il rallentamento della progressione della malattia. E, diversamente dai farmaci non steroidei, non provocano dannosi effetti secondari.
PERCHE' LA CARTILAGINE "SI AMMALA".
In un giunto sano, la cartilagine svolge due funzioni: agisce come ammortizzatore per ridurre l'impatto sulle ossa e fornendo contemporaneamente una superficie che serve da "frizione" per un movimento dell'articolazione che sia regolare, morbido e indolore. Quando esercitiamo un sovraccarico di peso o stress meccanici sulle articolazioni, la cartilagine spreme il liquido sinoviale, una sostanza oleosa prodotta dalla membrana sinoviale, dentro la capsula sinoviale. Quando la pressione è allentata, la cartilagine assorbe il liquido sinoviale come una spugna. E' questo flusso e riflusso nutritivo che fa da cuscinetto e lubrifica ogni movimento che facciamo.
Come tutti gli altri tessuti connettivi dell'organismo, anche la cartilagine articolare è un materiale vivo e dinamico. In pratica è costantemente demolita e rimpiazzata. Nelle persone sane c'è un equilibrio fra la distruzione del vecchio tessuto e la sintesi di uno nuovo. Se invece la cartilagine viene distrutta più velocemente rispetto al tempo impiegato dall' organismo a sostituirla, allora si sviluppa l'osteoartrite.
Per produrre una cartilagine sana il nostro organismo ha bisogno di quattro elementi: acqua (infatti è composta per il 60-80% di acqua), collagene (una proteina forte ed elastica), proteoglicani (molecole grandi ed elastiche) e speciali cellule chiamate condrociti.
Va tutto come una macchina ben oliata fino a quando qualcosa non funziona più. Può capitare che non ci sia più sufficiente produzione di nuova cartilagine o che sia eccessiva quella degli enzimi-distruttori.
COME MADRE NATURA PUO' RIPARARE IL DANNO.
Il danno causato da quella che chiamiamo osteoartrite secondaria è provocato da lesioni del giunto traumatiche o ripetute. Questo è il tipo di disturbo di solito sviluppato da giovani atleti. L'osteoartrite primaria è la forma di malattia che di solito colpisce il resto delle persone, è causata da una specie di squilibrio nella nostra personale "fabbrica di cartilagine".
Le buone notizie sono che oggi le ricerche dimostrano che sia l'osteoartrite primaria che quella secondaria possono essere arrestate nel loro cammino rifornendo l'organismo di quei nutrienti di cui ha bisogno per produrre nuova cartilagine, cioé: glucosamina solfato, condroitina solfato e un'ampia gamma di vitamine, minerali e fitonutrienti. Le notizie migliori sono la conferma che l'integrazione con questi elementi non solo dà sollievo al dolore e alla rigidità dell'osteoartrite, ma può anche riparare la cartilagine danneggiata.
GLUCOSAMINA SOLFATO.
La glucosamina è un composto naturale che il nostro organismo ricava dal glucosio. La glucosamina è necessaria per la produzione di un'importante famiglia di macromolecole chiamate glicosaminoglicani (GAG).
Con l'invecchiamento, la quantità di glucosamina prodotta dall' organismo diminuisce. Il risultato è una deficienza di GAG. Allora la cartilagine e le ossa sfregano uno contro l'altra, danneggiando i giunti e il liquido sinoviale che li lubrifica diventa acquoso e meno consistente.
Ricercatori hanno dimostrato che se correggiamo la mancanza di glucosamina, riusciamo a ristabilire la capacità dell'organismo di fornire tutte le sostanze vitali necessarie per ripristinare le articolazioni logorate.
Non tutte le glucosamine sono uguali. Possiamo trovare sul mercato almeno tre tipi: la n-acetil- glucosamina (NAG), la glucosamina idrocloridrica (GHCL) e la glucosamina solfato. Quest'ultima è stata oggetto di studi pubblicati sull'American Journal of Natural Medicine in cui si riferisce della sua efficacia in almeno 20 sperimentazioni a doppio cieco. Altri studi hanno dimostrato che la glucosamina solfato è assorbita dall'organismo per circa il 90% in qualsiasi forma sia somministrata, intramuscolare o per via orale.
Tutte le sperimentazioni effettuate sull'uomo hanno evidenziato un alto grado di riduzione del dolore e incremento della mobilità, in molti casi si è notata la totale scomparsa dei sintomi. Nessun effetto collaterale di rilievo è stato registrato dalla somministrazione di glucosamina solfato per via orale.
CONDROITINA SOLFATO.
La glucosamina da sola è efficace, ma l'aggiunta della condroitina solfato ne innalza l'efficacia sulla salute delle cartilagini. La condroitina lavora in sinergia con la glucosamina. La sua particolare conformazione le permette di attrarre e trattenere molta acqua da cedere alle molecole proteoglicani. Siccome la cartilagine non è rifornita dal sangue, questo liquido è indispensabile per nutrire e lubrificare le articolazioni.
Glucosammina e Condroitina Solfato:
due sostanze che salveranno le articolazioni
La glucosammina è una sostanza che deriva dal glucosio e glutammina. È incorporata nei glicosaminoglicani (polisaccaridi non ramificati) che sono incorporati nei proteoglicani (proteine che contengono glicosaminoglicani). I proteoglicani si trovano in ogni tessuto dl corpo umano, in particolare nella matrice extracellulare e la loro particolarità consiste nella straordinaria capacità di attrarre acqua. La glucosammina la troviamo sia nella sua forma solfato che HCl (glucosammina idrocloridrato) e N-acetil-glucosammina (NAG); un ottimale assorbimento si ha con la glucosammina solfato che è la più utilizzata nel trattamento delle osteoartrosi, in ambito veterinario viene utilizzata invece la forma HCl.
La condroitina solfato è il componente principale della cartilagine. Per la sua capacità di richiamare acqua, la condroitina solfato aiuta a "lubrificare" le articolazioni. Sfortunatamente il contenuto di condroitina solfato nelle cartilagini declina con l'età. La glucosammina e la condroitina solfato vengono create dal nostro organismo e non si assumono direttamente con la dieta. L'assunzione tramite integratori con queste sostanze permette un loro pronto utilizzo. La glucosammina e la condroitina solfato sono utilizzate nella terapia delle osteoartriti e come prevenzione e trattamento degli infortuni osteoarticolari tipici in alcune discipline sportive che causano un superlavoro articolare ed uno stress da sovraccarico funzionale. La glucosammina e la condroitina solfato svolgono un'efficace protezione prevenendo l'usura cartilaginea e/o stimolando la produzione di cartilagine in quelle zone articolari usurate tramite la sintesi di glicosaminoglicani. Circa il 90% delle glucosammina solfato ingerita viene assorbita; di questa l'8-12% è distribuita nei tessuti, il 20-30% viene eliminata con le urine e la restante quota viene eliminata come anidride carbonica. Il destino metabolico della condroitina solfato è meno felice perché viene assorbita solo il 10% della quota ingerita.