LA FIBROMIALGIA.
LA FIBROMIALGIA.
La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscoloscheletrico diffuso e di affaticamento (astenia) che colpisce approssimativamente 1.5 – 2 milioni di Italiani. Il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini). La fibromialgia interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa. Sebbene possa assomigliare ad una patologia articolare, non si tratta di artrite e non causa deformità delle strutture articolari. La fibromialgia è in effetti una forma di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli. La sindrome fibromialgica manca di alterazioni di laboratorio. Infatti, la diagnosi dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce. Alcune persone possono considerare questi sintomi come immaginari o non importanti. Negli ultimi 10 anni, tuttavia, la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi. Questi studi hanno dimostrato che certi sintomi, come il dolore muscoloscheletrico diffuso, e la presenza di specifiche aree algogene alla digitopressione (tender points) sono presenti nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica e non comunemente nelle persone sane o in pazienti affetti da altre patologie reumatiche dolorose.Secondo l’American College of Rheumatology, “la diagnosi della fibromialgia si basa sulla storia di dolore cronico diffuso del paziente e di punti dolenti localizzati riscontrati dal medico”. Ci sono anche altri sintomi, alcuni simili a quelli della sindrome da stanchezza cronica (CFS). Molti che soffrono di FMS soffrono anche di CFS e di altre malattie. Depressione e ansietà eccessiva sono comuni fra chi soffre di fibromialgia, e sembra che la fibromialgia sia in genere la causa di questi problemi e non il risultato. La fibromialgia può essere aggravata da fattori esterni come troppa o troppo poca attività fisica, l’arrivo di un fronte freddo, un trasloco, una notte insonne o stress eccessivo. Un tempo nota con nomi diversi fra cui fibrosite, la fibromialgia non causa deformità o menomazioni, né di per sé è mortale. Anche se non si può dire con sicurezza che sia ereditaria, la si è riscontrata in più di un componente familiare. Astenia e disturbi del sonno» Circa il 90% dei pazienti affetti da sindrome fibromialgica riferisce astenia (affaticamento) moderata o severa, ridotta resistenza alla fatica o una specie di stanchezza che ricorda quella normalmente riferita in corso di influenza o in mancanza di sonno. Qualche volta la stanchezza è più importante della sintomatologia dolorosa muscoloscheletrica. I pazienti con fibromialgia possono avere una stanchezza simile a quella riscontrata in un’altra patologia correlata denominata sindrome da affaticamento cronico (CFS). Alcuni pazienti con fibromialgia hanno sintomi da sindrome da affaticamento cronico e viceversa. Le due sindromi spesso si sovrappongono e può essere impossibile distinguerle. La maggior parte dei pazienti affetti da sindrome fibromialgica riferisce disturbi del sonno; solitamente il paziente al risveglio si sente ancora affaticato come se non avesse dormito affatto. Sebbene il paziente fibromialgico possa addormentarsi senza grandi difficoltà, la fase profonda del sonno è spesso disturbata. Il sonno può essere leggero con continui risvegli notturni. Alcune volte si associano disturbi del sonno quali la sleep apnea o la “sindrome delle gambe senza riposo”. La ricerca ha evidenziato che l’interruzione della fase profonda del sonno può alterare importanti funzioni del corpo e la percezione del dolore. Può pertanto essere necessario assumere farmaci che migliorino la qualità del sonno. La causa della fibromialgia Varie ipotesi sono state avanzate circa la causa della fibromialgia. Potrebbe essere un virus o uno squilibrio di un neurotrasmettitore, la serotonina, che influisce sul sonno, o di sostanze chimiche quali le endorfine, antidolorifici naturali endogeni. Sono in corso ricerche su queste e anche altre ipotesi.La causa di questa sindrome al momento rimane ignota. Molti differenti fattori possono scatenare una sindrome fibromialgica. Per esempio eventi stressanti come una malattia, un lutto familiare, un trauma fisico o psichico possono portare a dolore generalizzato, affaticamento e alterazioni del sonno tipici della fibromialgia. È però improbabile che la sindrome fibromialgica sia provocata da una singola causa; infatti molti pazienti non sono in grado di identificare alcun singolo evento che abbia determinato l’insorgenza dei sintomi. Molti studi hanno valutato alterazioni di mediatori chimici quali i neurotrasmettitori a livello centrale o di sostanze ormonali; altri autori hanno osservato significative alterazioni nella qualità del sonno e/o una particolare vulnerabilità dei muscoli a microtraumi ripetuti. In effetti, la sindrome fibromialgica sembra dipendere da una ridotta soglia di sopportazione del dolore dovuta ad una alterazione delle modalità di percezione a livello del sistema nervoso centrale, degli input somatoestesici (alterazione della soglia nocicettiva). Quali sono i fattori esterni che possono peggiorare i sintomi?
• stress (eventi stressanti – traumi – lutti)
• affaticamento (per lavoro)
• carenza di sonno
• rumore
• freddo
• umidità
• cambiamenti meteorologici
• periodo pre-mestruale.
Al microscopio i muscoli delle persone affette da fibromialgia appaiono sani, ma le parti delle cellule che producono energia possono non funzionare in modo normale. Non si conoscono né le cause né il rimedio. In molti casi il malato collega un particolare episodio fisicamente o emotivamente traumatico con l’insorgere dei sintomi, mentre per altri l’inizio è meno definibile. Problemi nella diagnosi della fibromialgia Poiché la maggior parte dei sintomi si possono riscontrare in altre malattie, la dottoressa Carla Ockley, canadese, dice: “Non sempre la FMS è la prima cosa che si sospetta quando un paziente consulta il medico per un dolore alle giunture. Se il problema persiste dopo parecchie visite, allora facciamo altre ricerche. Quando la diagnosi è FMS, di solito mando il paziente da un reumatologo per avere una conferma”. Fino a poco tempo fa, però, non c’era nessun criterio per diagnosticare la fibromialgia, quindi il problema era soggettivo — cioè percettibile solo al paziente — e i risultati dei test erano normali. Perciò molti medici non la conoscevano. Dove, dunque, potete trovare aiuto se pensate di soffrire di fibromialgia? In un suo libro Gayle Backstrom suggerisce di contattare un centro per la cura dell’artrite o un reumatologo. — When Muscle Pain Won’t Go Away.Disturbi del Sistema Nervoso Centrale (SNC)» I cambiamenti del tono dell’umore o del pensiero sono comuni nella fibromialgia. Molti individui si sentono giù sebbene solo il 25% dei pazienti siano dei reali depressi o possano riferire disturbi d’ansia. Si ritiene che esista un collegamento tra fibromialgia e alcune forme di ansia e depressione. È importante ricordare che persone affette da patologie dolorose croniche, non solo di natura fibromialgica, possono sentirsi depresse a causa dei loro sintomi difficili da gestire. I pazienti affetti da fibromialgia possono riportare difficoltà a concentrarsi oppure ad eseguire semplici elaborazioni mentali. Non esiste alcuna evidenza che questi problemi possano divenire più seri con il passar del tempo. Simili riscontri clinici sono stati notati in molte persone con alterazioni del tono dell’umore, disturbi del sonno o altre patologie croniche. I pazienti fibromialgici possono riferire parestesie, bruciori che suggeriscono altri disordini come la sindrome del tunnel carpale, una neuropatia o la sclerosi multipla. Infatti, i pazienti affetti da sindrome fibromialgica spesso si sottopongono a numerosi tests per questi sintomi, i cui risultati rientrano invece nella norma. La cura Finora non è stato trovato nessun rimedio specifico per la fibromialgia, perciò la cura di solito si basa sui sintomi. Uno degli aspetti principali è il dolore che, come gli altri sintomi, varia da persona a persona e cambia di giorno in giorno anche nella stessa persona. A peggiorare il problema, gli antidolorifici e certi tipi di cura sembrano perdere efficacia col tempo. Gayle Backstrom suggerisce: “Spesso se provate ad usarli ancora a distanza di tempo, avrete di nuovo risultati positivi”. Prima, naturalmente, dovreste consultare il vostro medico. C’è anche il pericolo di effetti collaterali o assuefazione. Quindi “si dovrebbero evitare gli analgesici forti”, raccomanda l’American College of Rheumatology. Un secondo aspetto importante è la mancanza di sonno a motivo del dolore o di altri disturbi. Per riuscire a dormire possono essere di aiuto i tappi per le orecchie e un sopramaterasso di gommapiuma a rilievi. Il dott. Dwayne Ayers della Carolina del Nord dice: “Una volta che li ho aiutati a dormire, i miei pazienti rispondono meglio ad altre terapie”. Secondo una clinica specializzata (Istituto americano per la cura dell’artrite e delle malattie dei muscoli, delle ossa e della pelle), “i malati di fibromialgia possono trarre giovamento da una combinazione di ginnastica, medicinali, fisioterapia e riposo”. Altre cure potrebbero includere massaggi, controllo dello stress ed esercizi di stretching. Tuttavia, a chi prova costante dolore o stanchezza, potrebbe sembrare impossibile fare ginnastica. Perciò alcuni raccomandano di iniziare molto lentamente. E non mancate di consultare il vostro medico prima di iniziare qualsiasi programma di ginnastica. Un bollettino specializzato (Fibromyalgia Network, luglio 1997) cita Sharon Clark, fisioterapista e ricercatrice di Portland (Oregon), la quale dice che se non riuscite a fare ginnastica per 20 o 30 minuti, “potete fare ogni giorno sei passeggiatine di 5 minuti e questo produrrà effetti benefici”. La ginnastica aerobica moderata aumenta la produzione di endorfine, migliora il sonno e ossigena l’organismo e i muscoli. Ma le persone non sono tutte uguali e ci possono essere vari livelli di fibromialgia. Per alcuni fare un pò di movimento è una vera fatica. Non è tanto il caso di dire “senza fatica non si ottiene nulla”, quanto di “non darsi per vinti”. Coloro che hanno preso la buona abitudine di farlo ogni giorno regolarmente, a lungo andare hanno trovato un vero e proprio beneficio. È stato dibattuto il problema delle cure alternative, come l’agopuntura, la chiroterapia e altri tipi di cura oppure l’uso di erbe o di integratori alimentari. Molti sostengono di averne avuto giovamento. I ricercatori ne stanno studiando diverse, ma i risultati non sono ancora conclusivi. A volte i medicinali fanno venire i crampi allo stomaco, o mangiare diventa un modo per far fronte all’ansietà. Comunque, maggior peso sottopone a maggiore stress i muscoli, il che causa maggior dolore. Quindi in alcuni casi il medico raccomanderà di perdere qualche chilo. Modificare delle abitudini di vita che potrebbero determinare e/o perpetuare la sintomatologia fibromialgica potrebbe essere un buon aiuto. La diagnosi di fibromialgia può provocare panico e ira. Ma ci sono modi per far fronte a sentimenti normali come questi senza ferire nessuno. L’angoscia è un’altra reazione comune. È naturale essere angosciati se perdiamo qualcosa che ci è caro come la salute. Quando influisce sul lavoro Chi è affetto da fibromialgia può avere problemi anche sul lavoro. Uno specialista di ergoterapia (terapia occupazionale) o di fisioterapia vi può aiutare a trovare il modo di svolgere il vostro lavoro con minore fatica. Però se diventa necessario cambiare lavoro, ci sono enti che vi possono aiutare. Ogni componente della famiglia, anche i piccoli, possono imparare a conoscere la fibromialgia e riuscire a capire che anche se chi ne soffre può sembrare sano, ha una malattia cronica che causa dolore e stanchezza. È indispensabile un buon dialogo. Sebbene i sintomi possano variare di intensità, la condizione clinica generale raramente peggiora col trascorrere del tempo. Spesso il solo fatto di sapere che la fibromialgia non è una malattia progressiva e invalidante permette ai pazienti di non continuare a sottoporsi ad esami costosi e inutili e a sviluppare una attitudine positiva nei confronti della malattia. L’educazione e pertanto la conoscenza della malattia giocano un ruolo importante nella strategia terapeutica. Più il paziente è informato sulla fibromialgia e più cerca di adattarsi alla malattia stessa, migliore è la prognosi della fibromialgia. I gruppi di supporto, le pubblicazioni, i siti internet sono una fonte di informazione per molti pazienti; spesso il sapere che non si è soli può costituire una fonte di supporto. Alcuni pazienti con fibromialgia possono avere sintomi così severi da renderli incapaci di svolgere una normale attività lavorativa e una vita di relazione. Questi pazienti richiedono una maggiore attenzione ed un approccio multidisciplinare che coinvolga il terapista della riabilitazione e occupazionale, il reumatologo o lo psicologo. Molti pazienti con la fibromialgia migliorano e sono in grado di convivere con la propria malattia in maniera soddisfacente. Tuttavia, una migliore comprensione delle cause della fibromialgia e dei fattori che la possono aggravare o rendere cronica è necessaria, oltre alla possibilità di misure preventive. Consigli utili per coloro a cui è stata diagnosticata la fibromialgia • La “consapevolezza” che questa malattia esiste e la conoscenza dei meccanismi che la inducono può aiutare il paziente ad affrontare lo stato doloroso e gli eventuali cambiamenti dello stile di vita richiesti • Il supporto psicologico è molto importante; può servire a superare la depressione che, molto spesso, subentra nelle fasi più acute e a migliorare i rapporti sociali • I familiari o le persone vicine al malato non debbono sottovalutare lo stato di prostrazione sia fisico che psichico del paziente o pensare che coloro che ne soffrono, poiché non è una malattia riscontrabile tramite esami di laboratorio, siano solo degli “ipocondriaci”. La fibromialgia esiste, anche se poco conosciuta; quindi un atteggiamento comprensivo nei loro confronti può essere un’importante forma di aiuto • Infine, per i pazienti, documentarsi e partecipare insieme ai propri familiari agli eventi o meglio ancora unirsi per formare un’unica voce affinché anche in Italia la fibromialgia possa essere riconosciuta quale malattia sociale (anche se non si muore né tanto meno si rimane su di una sedia a rotelle) può far sì che quanti ne soffrono ritrovino quella fiducia che si perde nella peregrinazione da uno specialista e da un esame ad un altro. Un valido aiuto dalla natura Migliorare il proprio stile di vita e sopratutto l'alimentazione che dovrà essere ricca di frutta, verdura, magari in succo estratto con un buon estrattore di succhi, legumi e cereali integrali evitando cibi industriali con additivi e conservanti, può apportare all'organismo elementi importantissimi come vitamine, sali minerali, enzimi e aminoacidi. Un dono che troviamo in natura ricco di tutti questi elementi è il Gel di Aloe. Il Freedom composto da Gel puro di Aloe arricchito con Glucosamina, Condritin Solfato, MSM, arricchito di Vit. C può alleviare gli stati infiammatori dell'apparato muscolo scheletrico, i crampi muscolari e del tunner carpale. ( Per ulteriori informazioni sulle componenti vedi l'argomento Morbo di Osgood - Schlatter). Art.196 Per apportare energia alle cellule può essere utile il Nutra Q10. Il Coenzima Q10 è un componente necessario per la produzione di energia e per la respirazione cellulare. Esso è intrinsecamente coinvolto nella produzione di energia cellulare attraverso la sintesi di adenosin tri-fosfato (ATP). L’ATP trasporta l’energia chimica rilasciata dalla ossidazione delle molecole in altre reazioni cellulari dipendenti dalla sua energia chimica. Questi processi includono il lavoro meccanico, elettrico e di trasporto come pure la biosintesi cioè i processi che supportano le diverse funzioni vitali. Il coenzima Q10 ha la funzione di trasformare in conduttori di energia (ATP) grassi, carboidrati e proteine, una volta entrati nella cellula. L’integrazione orale con CoQ10 ha dimostrato di aumentare i livelli di energia e perfino di allungare la vita. Il Nutra Q10 arricchito di: Altri importanti ingredienti: estratto di semi d'uva, estratto di curcuma , boswellia, estratto di foglie di olivo, lecitina di soia, vitamina C ed E, vitamina B6, B9, B12 , Sali minerali come: magnesio e cromo sotto forma di citrato di magnesio e cloruro di cromo. Estratto di curcuma (Curcuma longa) - Abbassa i livelli di colesterolo nel sangue, riduce la tendenza alla trombosi, riduce l'infiammazione articolare e il dolore nell'artrite reumatoide, contribuisce efficacemente nella prevenzione del cancro, in particolare il cancro del colon e il melanoma. Boswellia serrata – E’ un albero che cresce in India, Nord Africa e Medio Oriente. L’estratto di corteccia di Boswellia serrata è una sostanza altamente attiva con una forte componente anti-infiammatorio . La ricerca ha dimostrato potenti effetti comparabili con i FANS tradizionali anti-infiammatori, ma senza effetti collaterali negativi. Olive (Olea europaea) - Nella medicina popolare le foglie di olivo venivano utilizzate per combattere la febbre, la malaria e anche come mezzo di ringiovanimento cutaneo promuove la formazione di collagene, accelera il metabolismo delle cellule. Il suo effetto benefico è stato dimostrato per migliorare la pressione alta. Presenta anche effetti anti-infiammatori e agisce contro alcuni tipi di batteri. Riduce la possibilità di placche aterosclerotiche, evitando le malattie che sorgono sulla base di aterosclerosi. Lecitina di soia - promuove efficacemente la salute, buona forma fisica e mentale e aiuta a prevenire la maggior parte delle malattie della civiltà. Influenza positivamente il sistema nervoso e ha la capacità di abbassare il colesterolo sulle pareti dei vasi sanguigni. Inoltre promuove efficacemente la conversione dei grassi in energia, migliora la memoria e rafforza il sistema immunitario. Il suo utilizzo prevede una bustina al giorno sciolta direttamente nel Gel di Aloe. Art. 312 Inoltre introdurre Omega 3,6 attraverso un ottimo integratore come l 'Artic Sea composto da buon olio di pesce e olio di olivo ricchi di Vit. E aiuta a prevenire il danno cellulare dagli attacchi dei radicali liberi. L'assunzione di
2 capsule per 3 volte al giorno può essere un valido aiuto per prevenire molti disturbi nell'organismo. www.succoaloevera.it/lella