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La mia rubrica personale

L'alimentazione corretta per chi soffre di ipotiroidismo

Disturbi della tiroide
L'alimentazione corretta per chi soffre di ipotiroidismo I disturbi della tiroide sono molto frequenti in Italia, soprattutto nelle donne del sud, e possono essere classificati in ipotiroidismo ed ipertiroidismo.L’ipertiroidismo determina una accelerazione delle funzioni corporee e si verifica quando vi sono troppi ormoni tiroidei in circolo. L’ipotiroidismo causa, invece, un rallentamento di tutte le funzioni corporee e compare quando vi è una scarsa quantità di ormoni tiroidei in circolo.Molte persone hanno scoperto di avere problemi di tiroide in seguito al mancato dimagrimento in una dieta dimagrante.La tiroide è una ghiandola posta nella parte anteriore del collo, che produce degli ormoni con un ruolo importante in ogni tessuto dell'organismo e che intervengono sia nello sviluppo corporeo che in tutte le reazioni metaboliche, attraverso l'aumento della sintesi delle proteine e del consumo di ossigeno.Il mantenimento di un adeguato tasso di ormoni tiroidei nel sangue dipende sia da un corretto apporto di iodio con la dieta (poichè è presente nell’organismo in piccole quantità e soggetto a perdite quotidiane attraverso l’urina o il sudore), sia dal buon funzionamento di un sistema di controllo rappresentato dall'ipofisi, una ghiandola posta al centro del cranio che produce il TSH (Tyroid stimulating hormone), e l'ipotalamo, una piccola formazione posta al di sopra dell'ipofisi, che produce il TRH (Tyreotropine Realising Hormone). L'alterazione di questo equilibrio, porta al verificarsi di una delle due patologie della tiroide: ipertiroidismo o ipotiroidismo.Per tutti questi motivi, è molto importante assumere la giusta quantità di sale iodato attraverso l’alimentazione ed agevolare in questo modo il funzionamento della ghiandola tiroidea.La carenza di iodio può portare a diverse patologie, una delle quali è l'inestetico gozzo e può essere particolarmente rischiosa durante la gravidanza.Negli alimenti che assumiamo quotidianamente, però, lo iodio è contenuto in piccole quantità, quindi l'assunzione attraverso la dieta è piuttosto limitato, senza contare che alcune verdure (come ad esempio il cavolo) inibiscono l’assorbimento dello iodio da parte della tiroide. Per ovviare ad eventuali problemi, è sufficiente inserire nell'alimentazione quotidiana adeguate quantità di sale iodato (non superiori a 3-5 g al giorno) da impiegare “crudo” sugli alimenti e non nell'acqua di cottura della pasta, poichè il calore tende a distruggere lo iodio.Le cause dell’ipotiroidismo sono diverse, da una carenza di iodio, alla vita sedentaria, fino a forme autoimmuni, e si manifesta prevalentemente nelle donne.I sintomi sono molteplici e possono manifestarsi nell’arco di pochi mesi così come di anni, secondo la gravità del caso.I nostri amici di Benesseredacondividere ci in formano che è importante imparare a riconoscere i sintomi dell’ipotiroidismo per poter intervenire tempestivamente con le terapie naturali prima di ricorrere alle terapie farmacologiche.Ecco i principali sintomi dell’Ipotiroidismo.StanchezzaScarsa motivazioneIntolleranza alle basse temperature così come a quelle elevateAumento di pesoSbalzi di umore e confusione mentaleScarso desiderio sessualePelle seccaPerdita di capelliUnghie fragiliStipsi e intestino irritabileInsonniaGozzoViso e occhi gonfiCiclo mestruale abbondanteInnanzitutto bisogna correggere l’alimentazione, che dovrà essere antinfiammatoria, ed è consigliabile un’alimentazione a base di frutta e verdura fresca di stagione.Particolarmente indicati sono le carote, gli spinaci, gli asparagi, l’olio di oliva, l’avocado, i semi di girasole, i cereali integrali, le banane, la crusca, le noci del Brasile, le cipolle, i pomodori, ed i broccoli.Questi alimenti sembrano infatti in grado di stimolare la funzionalità tiroidea, per i condimenti vi suggeriamo la curcuma e lo zenzero, potenti antinfiammatori, e le alghe essiccate, ricche di iodio. L’olio di oliva può essere integrato con l’olio di lino, integratore naturale di preziosi omega 3, anche essi antinfiammatori.Invece è da limitare il consumo di cavoletti di Bruxelles, rape, cavolo, senape, fagioli, patate dolci, miglio, arachidi e tutti i prodotti di soia, che sembrano rallentare il funzionamento della preziosa ghiandola.Per chi invece ha già riscontrato problemi alla ghiandola tiroidea, e quindi ritiene inutili i consigli di prevenzione appena indicati, ed in Italia sono ben 2milioni e mezzo, c'è da segnalare che molto spesso la mancanza di dimagrimento riscontrata in chi soffre di ipotiroidismo (pur seguendo una dieta corretta ed adeguata) è dovuta ad un maleassorbimento della levotiroxina (sostanza contenuta nelle compresse ormonali sostitutive, prescritte dall'endocrinologo). Ciò è determinato dal fatto che le compresse devono sciogliersi a livello gastrico (dissoluzione) per consentire al principio attivo di attraversare la parete intestinale (permeazione) e svolgere così la sua azione terapeutica. Assumere le compresse in contemporanea con l'ingerimento di cibo, potrebbe invece rallentare l’assorbimento del principio attivo che si libera dalla dissoluzione della compressa e ridurne quindi l’efficacia. Alcuni alimenti con alto contenuto di fibre, come ad esempio i cibi integrali, il latte ed il caffè, sono in grado di interferire in modo particolarmente importante con l’assorbimento della levotiroxina e vanno assunti con moderazione. Il latte, in particolare, da un lato neutralizza l’acidità gastrica utile per l’assorbimento intestinale, dall’altro contiene aminoacidi che ostacolano l’assorbimento della tiroxina. Infatti, tutte le persone con problemi di ipotiroidismo che seguono la terapia ormonale sostitutiva, sanno bene che le compresse vanno assunte al mattino a digiuno, almeno 30 minuti prima della colazione. Chi obietta che questo dettaglio sia di scarso rilievo, si ritrova ad avere problemi di peso, nonostante la terapia in corso.Falimentazione-ipertiroidismo-http://www.dietabianchini.com/2013/02/alimentazione-ipertiroidismo.htmlL'alimentazione corretta per chi soffre di ipotiroidismo 
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